Ciao
Manuelino,
oggi,come
spesso faccio, sono andata a vedere le notizie del Aquila Basket, mi
piace sai essere sempre aggiornata sulle loro partite su lori
progetti.
Quando
si è aperta la pagina, mi è venuto un colpo al cuore, il tuo bel
viso con il tuo sorriso meraviglioso così in grande , sembravi LI'
che ci sorridevi a tutti come facevi sempre. Sabato andremmo a
consegnare le borse di studio in tuo onore e come ogni anno mi
stupisco di quanto loro ci tengono a questa iniziativa meravigliosa,
per poter mantenere vivo il tuo insegnamento ai ragazzi.
Il
mio cuore è andato a mille, mi sono così emozionata al solo
vederti che non sono stata capace di trattenere le lacrime, non
passerà mai e poi mai il continuare a chiedermi se tutto questo è
un incubo o no, ma purtroppo quando ragiono e non ti penso con il
cuore mi rendo conto che tu non ci sei più.
Sai
quante volte mi ritornano in mente tutti i momenti che abbiamo
passato assieme in particolare spesso mi ricordo il giorno che siamo
andati all'ospedale. L'immagine che ho fissa è quella: in cui tu
eri seduto sulla fioriera e sia io che te piangevamo, senza capire il
perchè, Fabio che era sulla porta ci prendeva in giro dicendoci “
ma che fate andate solo per fare una cura più specifica....” ma
penso che noi due sapevamo che qualcosa stava accadendo, forse dentro
di noi sapevamo già che tu non saresti più tornato.
E
non sai Manuel quante volte mi sono arrabbiata con me stessa perchè
non sono stata capace di fare di più, mi sono sempre rimproverata
sul fatto che non ho insistito con i medici che non era normale il
tuo decorso la dentro, insomma non fatto altro che starti accanto per
tutti le notte e i giorni e niente altro. E non scorderò mai e poi
mai l'ultima sera assieme, tu eri molto agitato continuavi ad alzarti
e a prendere le cose dall'armadio e mi dicevi “dai andiamo a
casa”, poi mi dicevi “mamma digli a quelli di stare zitti,
continuano a ridere e fare confusione...” io cercavo di calmarti e
ti rimettevo nel letto e di ninnavo cantandoti la ninna nanna proprio
come facevo quando eri piccolino, e tu mi tenevi la mano e mi
dicevi” non ninnarmi cantami solo”.
Dopo
un bel po' ti eri addormentato ed io mi ero distesa sul letto a
fianco al tuo e ti sentivo respirare a fatica, avevi la gola
gonfissima e infatti continuavi a dire che non riuscivi nemmeno a
bere perchè ti faceva male, ad un certo punto non ti sentivo più
respirare, ho incominciato a chiamarti e tu non rispondevi,
continuavo a chiamare forte e tu niente, ho urlato Aiuto Aiuto per
il corridoio del reparto e in un lampo eravamo tutti attorno a te a
cercare di rianimarti. Io facevo quello che le infermiere mi dicevano
“ spinga spinga qui.... “ poi sono arrivati dei medici con delle
macchine ti hanno messo su una lettiga e ti hanno portato in una sala
. Io ho continuato a chiamarti piangendo e urlando il tuo nome, anche
se tu non eri più nella stanza, non ragionavo più ero distrutta,
arrabbiata triste, affranta, ma avevo capito che tu te ne eri
andato!!!!!! Poi ho chiamato Alberto e tuo papà e al telefono
piangendo gli ho detto Manuel è Morto è Morto . Io non so come
Alberto abbia fatto ma in un lampo è arrivato piangendo e assieme
alla infermiera che mi stava vicino gli abbiamo raccontato tutto.
Poi
ti hanno portato in rianimazione, e dopo pochi giorni te ne sei
andato via per sempre.
Sai
Manuel io non come una mamma possa sopportare tutto questo, ma le
mamme hanno un a forza dentro che viene fuori proprio in questi
momenti e che le fanno andare avanti per i suoi cuccioli che se ne
sono andati e per quelli che rimangono.
Tu
lo sai, perchè io te l'avevo promesso anche se con molta fatica,
che Luca lo avrei protetto dalla mia tristezza, dalla mia infelicità,
dalla mia poca voglia di vivere, ti avevo promesso di essere
sorridente con tutti quelli che hai conosciuto nella tua vita, spero
tanto di non deluderti io ce la metto tutta a tener fede alla mia
promessa.
Ti
voglio un modo di bene cucciolo mio
Mamma
3 commenti:
Cara mamma di Manuel,
sono la mamma di Manuel Piva che ha vinto la borsa di studio in onore del tuo "splendido" Manuel. Sarà un po’ per il nome dei nostri figli, ma mi sento molto vicina a te, soprattutto in questo momento, ma anche prima, e ogni tanto leggevo i pensieri che scrivevi su queste pagine. Avrei voluto salutarti sabato, ma durante la consegna stavo riprendendo e poi non siamo più riusciti a vedervi. A Manuel è dispiaciuto non essere presente, ma era in viaggio studio a Dublino con la sua classe. Sta frequentando la seconda classe del liceo scientifico a Pergine. Sono proprio felice che il mio Manuel possa mantenere vivo il ricordo del tuo Manuel.
Roberta
Ciao Roberta,
sono felice che Manuel abbia vinto la borsa di studio, io sono orgogliosa di tutto questo, tante volte mi sono chiesta come abbia fatto in così poco tempo nell' Aquila Basket a far sì che tutti e proprio tutti lo ricordino e lo portino nel loro cuore.
Francesca
Fai bene ad esserne orgogliosa, inoltre gli allenatori e tutta l'Aquila Basket fanno conoscere Manuel anche a chi non lo ha incontrato di persona!
Roberta
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